Provengono dalla Baviera e sono difficili da ricondurre a un prossimo arrivo firmato BMW: queste recenti foto spia di un muletto su base Serie 2 Coupé riguardano un modello di identificazione indubbiamente problematica, sul quale è tuttavia possibile formulare alcune ipotesi non del tutto azzardate. E soprattutto affascinanti.
Il padiglione schiacciato. Caratterizzata da un ampio impiego di fibra di carbonio, la sportiva delle foto è solo apparentemente una Serie 2 più aggressiva. A ben vedere sono tanti i dettagli che denunciano la presenza di una vettura completamente diversa, sotto le sue mentite spoglie. Primo: il padiglione, anch’esso in carbonio, è molto più basso rispetto al modello di serie.
Finestratura sottile e assetto ribassato. Una circostanza che ha imposto la realizzazione di una finestratura specifica per l’esemplare: il parabrezza più inclinato e le luci laterali, meno estese in altezza, sono ben diverse dallo standard. L’esame della fiancata è quello che restituisce i dettagli più interessanti: la caratteristica che balza subito all’occhio è l’assetto significativamente ribassato rispetto alla M235i su cui questo prototipo è stato allestito.
Un dettaglio determinante: il passo corto. Meno immediatamente leggibile è un altro aspetto, che però è il più importante per una corretta identificazione della vettura: il passo del muletto è molto più corto rispetto alla Serie 2, e il parafango posteriore ha un raccordo goffo con la linea della portiera. Da notare anche il finestrino posteriore, molto più corto del normale, come emerge dall’utile foto-confronto con l’auto di serie.
Sportivissima, ma non è l’M2. Sembra ragionevole affermare che il modello in lavorazione sia una BMW dalle caratteristiche spiccatamente sportive, più di quanto non possano essere quelle della Coupé di partenza. Esclusa a priori la pista-M2 per gli stravolgimenti apportati alla scocca di base, pare profilarsi all’orizzonte la possibilità di una nuova “Z”. Anzi due.
Tre “Z” in vista, la prima con Toyota. Secondo alcune anticipazioni circolate negli ultimi mesi, la BMW si appresterebbe a rimodulare tutta la gamma “zukunft” (futuro, in tedesco), articolandola su ben tre modelli. Alla nuova Z4, che continuerà a crescere in dimensioni e prestigio (cambiando forse nome in Z5) e che sarà frutto degli accordi con Toyota, potrebbero affiancarsi una spider più compatta e spartana, sempre a trazione posteriore, in grado di ereditare lo spirito della Z3, e un modello entry-level a trazione anteriore, basato sulla piattaforma Ukl della prossima Serie 1.
L’ipotesi Z5. Alla luce di questo quadro d’insieme – dal carattere fortemente speculativo – pare possibile ricondurre il muletto a una delle due sportive a trazione posteriore citate sopra, la cosiddetta Z5 e l’ancora ipotetica Z3. La prima delle due, che è l’unica finora deliberata dal management, pare la candidata più probabile per l’identificazione. Da capire, però, quali saranno le sue dimensioni: per avere un paio di riferimenti, la Z4 misura 4,24 m, mentre la M235i che è stata usata per allestire il muletto si attesta a 4,45 m.