BiDiBa, come trasformare la passione per le birre di Baviera in un …

L’evento


martedì, 15 luglio 2014, 16:34

di alberto pellegrinetti

Trasformare un piacere in lavoro è, di questi tempi, qualcosa di incredibilmente notevole e gratificante. Per quanto alto, infatti, possa essere l’utile a fine mese, non c’è somma che ripaghi come la soddisfazione.

È la storia, questa, che ci ha raccontato Claudio Vichi, direttore commerciale e socio di BiDiBa, l’azienda con sede a Chifenti che gestisce l’importazione delle più rinomate birre di Baviera direttamente dal territorio. Con lui abbiamo ripercorso il cammino che lo ha portato a concretizzare una filiera all’insegna della qualità e della freschezza.

Come nasce quest’idea tanto particolare?

“L’idea nasce nel 2007, dopo circa ventotto anni di amicizia con un bavarese, durante il SeptemberFest, consueta festa della birra Nordbräu di Carrara, il quale mi ha illustrato poco a poco tutti i maggiori tipi di birra della Baviera. La mancanza nel mercato ordinario di un prodotto così di nicchia e con potenzialità tanto elevate ci ha spinto, allora, ad avviare l’esportazione sul nostro territorio, per poter offrire agli appassionati del genere qualcosa che si discostasse da quanto visto prima.

Per poter avviare l’attività abbiamo dovuto aprire la sede legale in Germania ed è la ‘filiale’ italiana situata qui a Chifenti che, oltre al dettaglio, cura la distribuzione all’ingrosso nei pub, nelle birrerie e pizzerie, guardandosi dall’avvicinare questo nettare a qualsiasi supermercato o catena.”

Quali sono i tipi di birra importati?

“Abbiamo la fortuna di trattare i 4 migliori birrifici bavaresi, in una selezione di prodotti (http://www.bidiba.it/joomla/la-nostra-selezione.html) scelti appositamente in base alle grandi doti di genuinità e purezza che contraddistinguono la nostra filosofia. Gutmann, Nordbräu, Kuchlbauer e Hofmühl sono i nostri biglietti da visita per chiunque voglia affacciarsi su un mondo che fa dell’artigianalità la chiave per distinguersi e offrire qualcosa in più di tangibile rispetto al resto.

Qui, infatti, non sono presenti processi di pastorizzazione e acceleratori chimici che rendono le consuete birre pesanti e stucchevoli.”

In che tipo di formato proponete il prodotto?

“Proponiamo, per rimanere quanto più fedeli possibile con la tradizione bavarese, il formato classico, ovvero la bottiglia da ½ litro standard, da consumare, come ci insegnano i cugini transalpini, durante il classico pasto a base di pizza o che si accompagni comunque bene con la portata. Recentemente abbiamo anche introdotto il fustino da 5L formato famiglia, ottimo per tutti gli eventi caserecci. Inoltre, cosa di cui siamo molto orgogliosi, il servizio di ritiro sulle casse fa si che queste tornino in Germania, senza appesantire la mole di rifiuti del territorio dove vengono commercializzate.”

Visto il periodo qual è stata la risposta del pubblico?

“C’è da dire che bisogna essere dei veri esperti per conoscere queste raffinatezze, infatti il consumatore medio non sempre si identifica nei nomi dei birrifici che trattiamo. Nonostante questo comunque, il prodotto sta riscontrando un gradito successo all’interno dell’area che siamo riusciti a occupare, la quale è già al di fuori della Toscana. Credo che le persone capiscano quando hanno di fronte qualcosa di “nuovo” e diverso, ma soprattutto migliore e quindi sono ben disposte a spendere quell’extra che possa far loro trovare una qualità mai riscontrata prima.”

La Garfagnana è potenzialmente colma di prodotti tipici che aspettano un servizio d’esportazione come quello che state facendo voi, potrebbe essere una risorsa valida per il territorio?

“Sarebbe un incentivo enorme per il territorio, che, oltre a offrire un biglietto da visita, vedrebbe un ricavo dalle produzioni della sua terra. Ovviamente il marchio non dovrà essere soggetto a speculazione, in quanto sarebbe contradditorio esportare un prodotto di nicchia per la grande distribuzione. Se tutto sarà fatto nel rispetto dei valori che contraddistinguono i principi di un territorio, sarà la stessa qualità a portare il guadagno.”


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