Guai in vista per Bernie Ecclestone, attuale capo della
società denominata Formula One Management, che controlla la struttura del
campionato automobilistico di Formula 1. L’imprenditore ormai 82 enne, è stato infatti accusato di
corruzione e favoreggiamento della violazione del dovere fiduciario dal
tribunale di Monaco Di Baviera, secondo il quale, il patron di F1 avrebbe
versato 44 milioni di dollari nelle tasche del noto banchiere, Gerhard
Gribkowsky, già condannato per lo stesso reato a otto anni di carcere.
La vicenda riguarda la compravendita di alcuni diritti tv
della F1, che secondo le indagini, già concluse, sarebbe avvenuta nel 2006 per
nascondere il procedimento che vedeva la banca Bayerische Landerbank proprietaria
del 75% delle quote dei diritti che poi sarebbero stati venduti alla società
denominata Cvc di Ecclestone, il quale, in seguito avrebbe assunto il ruolo di
manovratore della Formula 1.
Secondo quanto riportato dal quotidiano tedesco Sueddeutsche
Zeitung, i 44 milioni sono transitati in varie parti del mondo, attraverso
varie società off shore che facevano da intermediarie, prima di essere
intercettati presso due banche austriache.
Nonostante ciò, Bernie Ecclestone continua a dichiararsi
innocente: “No, quella è una sciocchezza. Inoltre, il denaro che pagai non
aveva niente a che vedere con la vendita della partecipazione nella Formula 1.” Così ha ribadito dopo l’incriminazione
da parte della Procura di Monaco Di Baviera. Inoltre, ha spiegato che il denaro versato era soltanto un
prestito che aveva effettuato dopo essere stato ricattato dall’ex dirigente
della banca. Per quanto riguarda il suo futuro in F1, invece, egli ha
dichiarato esplicitamente che ciò non porterà alle sue dimissioni come
direttore esecutivo della società, ma attenderà la scadenza del contratto.
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