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02:00 – lunedi 12 maggio 2014

Attualita’ – La Baviera dice no all’Olimpiade invernale 2022 con un referendum

Come hanno riportato i media nazionali, negli ultimi mesi, l’ex presidente del Consiglio Enrico Letta, il sindaco di Milano Pisapia, quello di Roma Ignazio Marino, il Presidente del CONI Malago, esponenti delle principali organizzazioni imprenditoriali, hanno sostenuto, nel corso di numerose occasioni pubbliche, l’idea che candidare Roma o Milano (magari ambedue in un tandem virtuoso e collaborativo)  per ospitare le Olimpiadi del 2024 sarebbe una scelta virtuosa per il sistema paese.

Al riguardo, credo che a molti sia invece sfuggita una notizia, apparsa ma spesso relegata nei fondi delle pagine dei quotidiani, che può forse insegnarci qualcosa: la Baviera il 10 novembre 2013  è andata a votare ed ha deciso, sebbene buona parte degli impianti sia già pronta, che non avrebbe presentato la sua candidatura il successivo 14 novembre per ospitare i Giochi Olimpici Invernali 2022.

La decisione di presentare ufficialmente la candidatura era stata  subordinata, infatti, ad un referendum, tenutosi regolarmente il 10 novembre, nelle quattro Regioni alpine che li avrebbero dovuto ospitare, tra le quali la stesa città di Monaco.

Con percentuali tra il 52 ed il 60% i cittadini hanno detto NO

Il movimento NOlympia che si è attivato, per far sì che vincesse il no,  ha sostenuto nel corso del periodo precedente al referendum che l’oIimpiade avrebbe rovinato l’ambiente, sarebbe costato un sacco di soldi, sarebbe stata condotta sotto l’egida degli sponsor. Forse in un paese come il nostro, a queste motivazioni  si sarebbe potuta aggiungerne una ben più importante: la corruzione, che eventi del genere, svoltisi in italia nel recente passato, si sono purtroppo portata dietro.

“Qui non ha perso lo sport, ha perso il CIO”, ha detto il presidente dei Verdi nel Parlamento locale.  “Il voto non è un segnale contro lo sport, ma contro la non trasparenza e l’avidità per il profitto del CIO”, ha dichiarato Ludwig Hartmann, uno dei principali esponenti del fronte del No che ha proseguito “Ogni candidatura olimpica in Germania sarà fuori discussione finchè le cose  non cambieranno, non sono i luoghi che devono adattarsi al CIO, ma il contrario”.

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