BERLINO – In Germania, in un piccolo centro della Baviera vicino a Norimberga, tre edifici per l’accoglienza di richiedenti asilo ancora in ristrutturazione sono andati in fiamme nella notte, per un rogo di origine quasi certamente dolosa. Ad alimentare la preoccupazione degli inquirenti il ritrovamento, nelle vicinanze dell’attentato, nella cittadina di Vorra, di svastiche e scritte xenofobe.

Il governo della cancelliera Angela Merkel ha reagito con grande preoccupazione alla notizia dell’attentato incendiario di presunta matrice neonazista. Se fosse confermato, sarebbe un “crimine ripugnante, da condannare nella maniera più dura”, ha spiegato una portavoce di Merkel, Christiane Wirtz.

Il ministro degli Interni bavarese, Joachim Herrmann, ha spiegato di voler aumentare le misure di sicurezza a difesa di altri centri di accoglienza nel Land. Per il ministro presidente bavarese, Horst Seehofer, si è trattato di un “delitto vergognoso”: “L’estremismo di destra non ha posto nella nostra società liberale”.

Sull’incendio – che non ha provocato feriti, visto che gli edifici erano ancora disabitati, ma oltre 700mila euro di danni – stanno indagando anche i servizi interni.