Asma nei bambini, pelo di animale come prevenzione

asma nei bambini

L’asma nei bambini si può prevenire attraverso l’utilizzo del pelo di animale. E’ questa la curiosa scoperta dei ricercatori dell’Helmholtz Zentrum Munchen Research Centre, i quali hanno presentato uno studio dedicato all’ultimo congresso della Società Europea di Malattie Respiratorie tenutosi a Monaco di Baviera.

 

Secondo la dottoressa Christina Tischer ed il suo gruppo di scienziati, dormire a contatto con del pelo di animale durante i primi tre mesi di vita abbatte sensibilmente la probabilità di soffrire di asma e di malattie respiratorie. I dati rilevati dai ricercatori sono davvero interessanti: delle “culle di pelliccia” o la semplice vicinanza di animali domestici abbatte di circa l’80% la possibilità della comparsa di asma nei bambini di 6 anni. Più della metà del campione preso in considerazione dagli studiosi aveva dormito direttamente contro il pelo dell’animale per il primo trimestre della propria esistenza.

Il suggerimento degli scienziati tedeschi è quello di foderare sia i lettini che le carrozzine ed i passeggini con delle pelli di pecora allevate biologicamente. Tutto questo porterebbe non solo a dei luoghi di riposo confortevoli per il bambino,  freschi d’estate e caldi di inverno, ma anche all’”effetto collaterale” di “preparare” l’organismo del bimbo prevenendo la comparsa di malattie dell’apparato respiratorio. Anche questo studio, sottolineano gli esperti,  può essere inserito in quella che comunemente è chiamata “teoria dell’igiene”, ovvero che “troppa pulizia” aumenta il pericolo di allergie ed asma, mentre alcuni microbi presenti sul pelo dell’animale aiuterebbero il sistema immunitario ad accendersi e fortificarsi. In pratica si riproduce quell’“effetto campagna” che ha già mostrato di funzionare in diverse ricerche pregresse: i bambini che giocano all’aria aperta, con la terra sono meno vittime di malattie respiratorie perché le loro difese hanno avuto modo di rinforzarsi grazie al contatto con i microrganismi presenti nel terreno.

Allo stesso modo funziona il pelo di animale. Sarà ora interessante scoprire effettivamente quali batteri e microbi albergano nelle differenti “pellicce”.

Photo Credit | Thinkstock

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