Adolf Hitler e il tabù sfatato, dopo settant’anni di divieto torna in vendita il suo “Mein Kampf”
Nessun tabù in Germania è paragonabile a quello su Adolf Hitler dalla fine della Seconda Guerra Mondiale ad oggi.
La vendita del suo celebre libro-manifesto dell’ideologia nazista, Mein Kampf (La mia Lotta), è stata vietata dalla fine del 1945.
Gli storici dell’Istituto di Storia Contemporanea di Monaco di Baviera, complice anche la scadenza del copyright sul testo, stanno per infrangere questo divieto che durava ormai da più di 70 anni.
Per vedere il testo nelle librerie tedesche basterà aspettare fino al primo gennaio 2016. Uscirà in due volumi, per un totale di 1.948 pagine e sarà venduto al prezzo complessivo di 59 euro. Conterrà 3.500 note preparate appositamente da un pool di illustri storici; questo per contestualizzare le tesi mosse dal cancelliere tedesco nella sua opera.
Il testo sarà quello originale, lo stesso utilizzato dal leader nazista per la sua campagna di propaganda e al suo interno verranno svelate le verità, le mezze verità e le menzogne dell’ideologia di cui lo stesso autore era il pioniere.
Le note serviranno a fare chiarezza al lettore su ogni preciso passaggio, soprattutto quelli più difficili e meno comprensibili.
L’edizione prenderà il titolo: “Hitler, Mein Kampf – Un’edizione critica” e sarà pubblicata con una copertina grigia, senza illustrazioni.
“Vogliamo togliere a questo libro qualsiasi tipo di valore simbolico attraverso una vasta e approfondita opera di destrutturazione. Difficilmente si può trovare nella storia della letteratura un libro simile, così pesantemente influenzato da miti che trasudano un’aura misteriosa e proibita, capaci di suscitare ansia e disgusto nel lettore, ma soprattutto in grado di condizionarlo e traviarlo”.
La prima edizione del testo fu scritta da Adolf Hitler nel 1924; periodo in cui stava scontando una pena di 9 mesi di prigione a Landsberg am Leh per il fallito colpo di stato di Monaco. Dopo l’uscita di prigione di Hitler nel 1925, il libro è stato pubblicato in due volumi.
La prima parte del testo fu dettata dallo stesso Hitler al suo amico e compagno di cella Rudolf Hess, da molti ritenuto il più fedele fra i suoi seguaci. Era probabilmente anche quello a conoscerlo meglio di chiunque altro.
In seguito alla morte del Leader nazista, gli Alleati affidarono i diritti al Land della Baviera, nota per aver sempre negato le autorizzazioni alla pubblicazione, tenendo così il libro al sicuro e scongiurando il rischio di una nuova pubblicazione.
Tutto è rimasto immutato fino ad oggi. Pronta una ristampa di 4.000 copie e si annuncia il tutto esaurito già nei primi giorni.
Il nuovo anno inizierà con l’annientamento di un tabù, uno dei più lunghi nel mondo letterario.
S.C.