Si giocherà a Monaco di Baviera la partita decisiva per il futuro dell’Ast di Terni. È nella città tedesca che, lunedì, 20 sindacalisti incontreranno il vertice di Thyssenkrupp (sarà presente anche l’amministratore delegato di Ast Terni, Lucia Morselli) per trovare una soluzione da portare il 18 al tavolo al Mise. Nell’incontro di ieri al ministero dello Sviluppo economico a cui hanno partecipato il ministro Federica Guidi, il viceministro Claudio De Vincenti, l’azienda e i sindacati si è creato un clima più disteso secondo quanto riferito dallo stesso ministero.

Questo, spiega una nota ministeriale, ha consentito di “registrare il consenso a proseguire il confronto nella prossima riunione già convocata per martedì 18 alle 10. Sulla base del confronto di ieri il Governo auspica che “il tavolo di martedì possa rappresentare un significativo passo avanti per il futuro industriale dell’impianto di Terni”. Secondo quanto dicono fonti sindacali il Governo ha chiesto ad Ast di togliere la pregiudiziale dei 24 mesi per l’apertura dei due forni, al termine dei quali l’azienda valuterà se spegnerne uno e l’incontro è servito per portare ”una serie di chiarimenti sui punti del piano industriale che dovranno essere approfonditi e confermati martedì”, scrivono in una nota Fim, Fiom, Uilm, Fismic e Ugl. Nel corso del confronto Il Governo ha convenuto, come chiesto dai sindacati, la necessità del “mantenimento dell’attuale assetto produttivo dei due forni. Lunedì il confronto si sposta a Monaco dove i sindacati andranno a ribadire al board di ThyssenKrupp, proprietaria del sito, “le condizioni da realizzare per consentire il raggiungimento di una eventuale intesa”. Mercoledì i sindacati incontreranno i lavoratori che sono in sciopero e bloccano la produzione dell’azienda da 23 giorni per valutare lo stato del negoziato e le iniziative da prendere.

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